27 febbraio 2012

Hickson44


Vi propongo un'immagine realizzata di recente e pubblicata oggi sul mio sito. Si tratta di Hickson 44, un gruppo di galassie nel Leone il cui membro più notevole è NGC3190 (coord.2000 10h18m6s +21°49'58") di mag. 11.1 e dimensioni 4.4*1.5 primi. Il catalogo compilato da Hickson comprende 100 oggetti apparteneti alla categoria degli ammassi di galassie compatti che presentino anche una qualche peculiarità morfologica e/o dinamica. HCG44 (=Hickson Compact Group) ha come tratto peculiare la forma di NGC3187, la galassia con i bracci molto aperti e con una chiara tonalità azzurra. Ci sono molti altri esempi di gruppi simili (The Box nella Chioma di Berenice o il Quintetto di Stephan nel Pegaso fra i più conosciuti) che sono tornati di gran moda nella comunità scientifica per affinare le teorie riguardanti l'esistenza della materia oscura. Le distorsioni mareali inevitabili in un 'piccolo' ambiente affollato da molte galassie sembrano essere l'effetto più cospicuo e quindi più facilmente misurabile della reale presenza di materia oscura.
ciao
Saro

Prarotto 24 febbraio 2012

Serata osservativa a Prarotto in compagnia dei soci Giacomo e Cosimo + Mario astrofilo incontrato in loco.

Ho dedicato la prima parte della serata all'osservazione visuale: dopo una doverosa carrellata su Luna, Venere e Giove allineati in maniera suggestiva mi sono concentrato su alcuni semplici ma sempre sorprendenti oggetti deep sky quali gli ammassi aperti in Auriga M36/M37/M38 , le nebulose in Orione M42/M43 e le galassie M81/M82 nell'Orsa Maggiore.

Nel finale ho modificato il mio set-up predisponendolo per la ripresa hi-res di Marte e Saturno di cui allego i risultati.









Claudio

20 febbraio 2012

Marte un po' più vicino!




La sera del 17/2 sono finalmente riuscito ad ottenere alcuni nuovi filmati di Marte, che si sta avvicinando all' opposizione. Ero curioso di vedere se qualcosa stava cambiando nell' aspetto del pianeta.

Dopo aver ottenuto una prima immagine poco prima delle 23 con un seeing mediocre, ho atteso che Marte si avvicinasse al meridiano, portandosi ad un' altezza maggiore.


La seconda immagine che ho ottenuto si è rivelata ben superiore grazie anche ad un deciso miglioramento del seeing. L' osservazione visuale mostrava dettagli assai nitidi, malgrado il piccolo diametro apparente, ed era possibile riconoscere, oltre alla calotta polare, la principali formazione prossime al meridiano centrale (Sinus Meridiani, Mare Erythraeum, Mare Acidalium ecc).


Visto il buon risultato, mi sono divertito a mettere a confronto quest' ultima immagine con quella ottenuta circa un mese prima, con una posizione del meridiano centrale molto simile.
Come si può vedere il diametro apparente è aumentato visibilmente (da 10" a 13") e la fase è ormai quasi inapprezzabile. La calotta polare è in evidente riduzione. Si osservano nubi azzurrine sulla Syrtis Maior, quasi scomparsa al lembo orientale (sx nell' immagine).


Sarebbe interessante ottenere altre immagini da aggiungere a queste nelle prossime settimane, per costruire una sequenza delle variazioni dell' aspetto di Marte nel tempo. Se qualcuno vorrà cimentarsi, potremo unire i risultati!