28 novembre 2011

Doppietta planetaria









Pubblico questo post in ritardo perchè solo ora sono riuscito a completare l' elaborazione delle immagini.

Il pomeriggio del 24/11 ho piazzato il tele sul balcone ed ho ripreso Giove alla sera e, per la prima volta in questa opposizione, Marte all' alba.

Come vedete Giove si presentava in una curiosa configurazione con Callisto che, anzichè in transito sul disco, si trovava esattamente al di sotto del polo sud gioviano, a causa dell' inclinazione del suo piano orbitale e della sua distanza dal pianeta (sull' immagine manca per errore l' orientamento: il sud è in alto).


Il mattino successivo, con un seeing decisamente meno buono, ho ripreso l' ancora distante, e perciò piccolo, Marte. Il diametro apparente per ora è di circa 6'. Certo non è una immagine memorabile, però è la prima dell' opposizione attuale. Qualcosa si incomincia a vedere: la calotta polare N, il mare Sirenum, forse una nuvola vicino al terminatore, dove dovrebbe trovarsi Nix Olimpica...

Sarà meglio attendere un seeing migliore ed un diametro un tantino più generoso.

Osservare in campeggio


Questo weekend io e Chiara siamo andati ad osservare al campeggio di Promiod, in compagnia di Saro e Lucio. In loco abbiamo incontrato anche altri astrofili che hanno la roulotte lì. Sono state due bellissime serate, con una temperatura costante intorno ai 3-4° che abbiamo sfruttato dal tramonto fin verso le 4 del mattino, con una pausa per la cena. La serata di sabato su domenica è stata migliore, sia come qualità del cielo che come seeing. Presto il racconto sul mio sito www.nottebuia.it. Peccato il campeggio non abbia molta ricettività, solo quattro roulotte da affittare, perchè sarebbe bello fare un campo del Gruppo. Il cielo non è niente male, anche per l'osservazione visuale. L'unico problema è la luce fastidiosa che proviene dal paese di Torgnon, dall'altra parte della valle (nella foto).

Nuova serata in solitaria a Prarotto


Ieri (domenica 27/11) ho di nuovo passato una bella serata osservativa a Prarotto. Ancora una volta si è trattato di osservazioni in assoluta solitudine, visto che non mi è stato possibile trovare compagnia. Questa volta non c' era neanche il cavallo, il silenzio era assoluto. Ho cercato invano segni di vita nell' universo...

Serata non limpidissima, ma con seeing buono (II Ant.), assenza di vento e temperatura ragionevole (2 -3 gradi).

Mi sono dedicato principalmente al Perseo, in ottima posizione vicino allo zenith.

Il primo disegno si riferisce a M 76, la famosa "piccola Dumbell" , nebulosa planetaria facile ma sempre suggestiva. La porzione ad ovest appare leggermente più luminosa. Non c' è traccia di stella centrale. A più elevati ingrandimenti e con un filtro O III le due sezioni assumevano un contorno più rettangolare che circolare.

Il secondo disegno cerca di rappresentare NGC 1023, una galassia molto bella, luminosa, con nucleo molto
denso, quasi di aspetto stellare, ed un alone che sfuma progressivamente in luminosità.

Ho anche tentato l' osservazione, proposta sull' ultimo numero di "nuovo Orione", di NGC 404, un' altra bella galassia, assai luminosa ma resa difficile dalla vicinanza alla brillante Mirach, gigante rossa in Andromeda.

L' impresa si è in realtà rivelata piuttosto facile. La galassia risulta ben visibile pur essendo a soli 7' dalla stella. Per osservarla al meglio ho usato 200 ingrandimenti, portando Mirach fuori campo.

Insomma, tra galassie, ammassi e nebulose la serata è corsa via senza fatica dalle 19 alle 24. Sulla strada del ritorno solo un capriolo ed una lepre prima di rientrare nel mondo abitato.









01 novembre 2011

Super Seeing per Giove!



La sera del 31 ottobre ho montato il telescopio sul balcone: il cielo sereno con una leggea nebbiolina mi facevano sperare in qualcosa di buono.

Appena iniziata la procedura di messa a fuoco ho avuto conferma: stelle immobili, con figura di diffrazione ben riconoscibile e stabile sulle immagini "live" con 5 metri di focale. Ho potuto eseguire una collimazione micrometrica sulle immagini.

I filmati promettevano molto bene, ed in effetti il primo risultato qi a fianco mi soddisfa molto: Ganimede mostra dettagli di albedo, cosa mai vista sulle mie immagini.

Ma era all' oculare che lo spettacolo diventava emozionante. La superficie di Giove appariva quasi fotografica, senza il minimo movimento a 200x, con la zona equatoriale ricca di festoni azzurrini. Il contrasto era basso, ma la stabilità dell' immagine consentiva di apprezzare particolari molto fini . I satelliti mostravano dischi nitidissimi, rendendo perfettamente identificabili le differenze di diametro.

Prima di elaborare il filmato mi ero convinto, osservando visualmente, che Ganimede avesse un disco di luminosità non uniforme, con la porzione più scura a Nord. Non ho mai creduto molto a chi affermava di poter distinguere qualche particolare sui satelliti, ma forse devo ricredermi.