25 agosto 2011

Cielo australe dal Botswana

Quando si va in certi posti sperduti, o assolutamente privi di inquinamento luminoso e foschie, ci si ricorda com’è un cielo veramente buio. E così è stato osservando ad occhio nudo e con un semplice binocolo 8x40 dai cieli del Botswana, ai confini con la Namibia.

Lo splendore dello Scorpione, giusto sopra le nostre teste e del Sagittario, con la Via Lattea e le sue nubi di polvere che scendevano lungo il Centauro e la Croce del Sud, il Sacco di Carbone, l’ammasso globulare Omega Centauri, facilmente visibile anche ad occhio nudo come una stella leggermente sfocata, Alfa e Beta Centauri, la Piccola Nube di Magellano, bassa sull’orizzonte, con l’ammasso globulare NGC 104. Per non parlare della luce zodiacale, visibile dopo il tramonto, un cono di luce largo alla base una ventina di gradi, ed una altezza di circa 40°.

Abbiamo dormito in un campo tendato itinerante, ogni due notti cambiavano posto, ma l’orientazione delle tende era sempre la stessa e così, sdraiandomi nella mia brandina, dentro il sacco a pelo, potevo addormentarmi guardando lo Scorpione attraverso la piccola finestrella posta al centro della tenda. E al mattino, sveglia alle sei, trovavo ad aspettarmi, alti in cielo, Giove e Orione, quando il cielo ormai cominciava a schiarire.

E cosa dire dei tramonti? Assolutamente indimenticabili!