08 giugno 2011

Duemilaundici

Ok, adesso spegnete la luce, mettete di sottofondo una musica adeguata e godetevi le ultime immagini che il nostro Paolo Nespoli ha scattato dallo spazio mentre scendeva, a bordo della Soyuz.

Immagini come questa:

No, non è un film. Ma se lo fosse, potremmo intitolarlo Duemilaundici. E la recensione sarebbe qualcosa del genere:

"Era il duemilaundici e l'umanità era sempre la stessa. Gli stessi esseri che 10000 anni prima scoprivano il fuoco e la ruota, continuavano ad amare, sognare e lottare contro sè stessi, come avevano sempre fatto nella lunga storia della loro civiltà.

Ma l'orbita terrestre apparteneva a noi. Lassù, un puntolino luminoso che sfrecciava veloce nel cielo, la Stazione Spaziale Internazionale, opera magna dell'Umanità, orbitava intorno alla Terra. Lo space Shuttle vi attraccava con missioni periodiche, portando in orbita esperimenti scientifici e altre attrezzature. E anche astronauti, naturalmente, di ogni nazione, razza e colore, punta di diamante dell'intelligenza e della tecnologia della razza umana. Era il duemilaundici e noi eravamo là."

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