La sera del 31 ottobre ho montato il telescopio sul balcone: il cielo sereno con una leggea nebbiolina mi facevano sperare in qualcosa di buono.
Appena iniziata la procedura di messa a fuoco ho avuto conferma: stelle immobili, con figura di diffrazione ben riconoscibile e stabile sulle immagini "live" con 5 metri di focale. Ho potuto eseguire una collimazione micrometrica sulle immagini.
I filmati promettevano molto bene, ed in effetti il primo risultato qi a fianco mi soddisfa molto: Ganimede mostra dettagli di albedo, cosa mai vista sulle mie immagini.
Ma era all' oculare che lo spettacolo diventava emozionante. La superficie di Giove appariva quasi fotografica, senza il minimo movimento a 200x, con la zona equatoriale ricca di festoni azzurrini. Il contrasto era basso, ma la stabilità dell' immagine consentiva di apprezzare particolari molto fini . I satelliti mostravano dischi nitidissimi, rendendo perfettamente identificabili le differenze di diametro.
Prima di elaborare il filmato mi ero convinto, osservando visualmente, che Ganimede avesse un disco di luminosità non uniforme, con la porzione più scura a Nord. Non ho mai creduto molto a chi affermava di poter distinguere qualche particolare sui satelliti, ma forse devo ricredermi.
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