Oggi, 29 Luglio 2011, io e Chiara siamo andati al rifugio Balma e finalmente, dopo 11 mesi di astinenza, siamo riusciti ad osservare.
In Pegaso sta passando la Cometa Garradd, stimata di mag. 7.1. In questo periodo è vicino all'ammasso globulare M15 (astrofotografi, pronti con la strumentazione!). Pensavo di faticare a trovarla, invece è stato estremamente facile. E' estesa e luminosa, con un accenno di coda.
A fine nottata, con Chiara, abbiamo puntato Giove con il 40 cm e, complice un seeing da paura, siamo rimasti mezz'ora a contemplare il gigante del sistema solare a 225 ingrandimenti. Era incredibile il numero di dettagli visibili: festoni, ovali scuri, ovali chiari. La banda equatoriale N era stretta ma molto marcata, con particolari rosso mattone, mentre la banda equatoriale S era molto più larga, ma tenue, con una sfumatura che virava quasi al verde. Erano osservabili tutti e quattro i satelliti galileiani. Dopo Giove abbiamo puntato Urano, nei Pesci. Si poteva apprezzare il diametro del disco del pianeta e l'evidente colore verde pallido. Ultimo pianeta puntato è stato Nettuno, per celebrare il 165° anno della sua scoperta. Pur con un diametro apparente più piccolo, se ne poteva apprezzare il disco di colore decisamente blu.
La serata è stata caratterizzata da un cielo all'inizio un po' lattiginoso che è andato migliorando con il passare delle ore, e da un ripetuto passaggio di velature che a tratti coprivano il cielo, ma che nel giro di 5-10 minuti si scioglievano lasciandolo completamente sgombro.
Sul mio sito troverete il racconto dettagliato della nottata.
A presto.
Giancarlo
In Pegaso sta passando la Cometa Garradd, stimata di mag. 7.1. In questo periodo è vicino all'ammasso globulare M15 (astrofotografi, pronti con la strumentazione!). Pensavo di faticare a trovarla, invece è stato estremamente facile. E' estesa e luminosa, con un accenno di coda.
A fine nottata, con Chiara, abbiamo puntato Giove con il 40 cm e, complice un seeing da paura, siamo rimasti mezz'ora a contemplare il gigante del sistema solare a 225 ingrandimenti. Era incredibile il numero di dettagli visibili: festoni, ovali scuri, ovali chiari. La banda equatoriale N era stretta ma molto marcata, con particolari rosso mattone, mentre la banda equatoriale S era molto più larga, ma tenue, con una sfumatura che virava quasi al verde. Erano osservabili tutti e quattro i satelliti galileiani. Dopo Giove abbiamo puntato Urano, nei Pesci. Si poteva apprezzare il diametro del disco del pianeta e l'evidente colore verde pallido. Ultimo pianeta puntato è stato Nettuno, per celebrare il 165° anno della sua scoperta. Pur con un diametro apparente più piccolo, se ne poteva apprezzare il disco di colore decisamente blu.
La serata è stata caratterizzata da un cielo all'inizio un po' lattiginoso che è andato migliorando con il passare delle ore, e da un ripetuto passaggio di velature che a tratti coprivano il cielo, ma che nel giro di 5-10 minuti si scioglievano lasciandolo completamente sgombro.
Sul mio sito troverete il racconto dettagliato della nottata.
A presto.
Giancarlo
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