27 maggio 2012

M4

Aprile e maggio in linea con la tradizione, cioè tempo veramente indecente!
Però qualcosa ho raggranellato e stavolta vi parlo di globulari.
Dalle nostre latitudini il globulare più famoso è sicuramente M13, ma a mio avviso deve la sua notorietà al fatto che rende pienamente la sua luminosità passando allo zenit ed è molto facile da rintracciare sia al binocolo che ad occhio nudo (sotto un cielo buio!). Ma non è il più luminoso. M5 mi da la sensazione di essere più facile da individuare ad occhio nudo ed in effetti la sua magnitudine (che per gli oggetti di cielo profondo non ha proprio lo stesso significato delle stelle) è inferiore di ben 0,1mag. Ancora più luminoso è M22 di mag. 5.2 cioè 0.5mag più luminoso di M5 ma la sua declinazione molto negativa ne fanno un oggetto più difficile da osservare ad occhio nudo.
E che dire del globulare più esteso? Anche quì M13 con i suoi ragguardevoli 20' deve cedere il passo a M5 con 23' ma anche a M22 con 32'. Il gigante incontrastato dei nostri cieli è però M4 con un diametro di 36'. La sua struttura poco concentrata e la declinazione negativa, e forse anche la vicinanza ad Antares, mi hanno impedito di vederlo ad occhio nudo nonostante una magnitudine di 5.4; qualcuno c'è riuscito? Ve lo propongo in una posa inconsueta: circondato dai fumi e dalle nebbie che popolano il cuore dello scorpione. Il campo inquadrato è di circa 95' di lato.

Cieli sereni

20 maggio 2012

La danza degli anelli di Saturno

In una piovosa Domenica di Maggio, non potendo sfogare gli istinti astronomici in altro modo, mi sono divertito a riesumare e mettere a confronto le mie immagini di Saturno degli ultimi anni.
Ecco una sequenza che mostra i diversi aspetti assunti degli anelli in seguito all' attraversamento del piano degli anelli da parte del nostro pianeta.
Il fenomeno è ben noto, ma poterlo osservare sulle immagini riprese faticosamente negli anni scorsi dà un pizzico di emozione!

14 maggio 2012

Saturno e Sole

 Qualche sera fa, durante una pausa di sereno fra due perturbazioni, ho piazzato il tele sul balcone sperando di trovare un seeing favorevole.
Saturno si trovava in buona posizione e per la prima volta in questa opposizione sono riuscito ad immortalarlo con un buon risultato.Rispetto alle ultime immagini dello scorso anno si vede come gli anelli sono più "aperti".

La posizione della minuscola ombra del globo sugli anelli conferma che l' opposizione è superata da poco.
Sull' emisfero Nord è ben visibile una banda chiara, con minime irregolarità di ampiezza, la cui latitudine corrisponde a quella della tempesta osservata lo scorso anno. Penso che si tratti del residuo di tale fenomeno, visto che ne avevamo osservato l' espansione progressiva lungo tutta la circonferenza.

Vista la buona riuscita su Saturno, ho lasciato tutto in posizione durante la notte, sperando di ritrovare al mattino la stessa stabilità dell' atmosfera per osservare il Sole.
Vedendo all' oculare, prima di mezzogiorno, uno splendido gruppo di macchie in transito, ho fatto due filmati, uno al fuoco diretto ed un secondo con la Barlow 2.5x.


Con un po' di fortuna sono emersi particolari piuttosto fini.
Per la prima volta sono riuscito ad evidenziare la struttura dei singoli granuli, di cui si vede la parte centrale più chiara e la parete esterna più scura.
Si apprezza abbastanza bene anche la variabilità di forma e dimensione dei granuli.

Purtroppo non ho avuto modo di seguire l' evoluzione successiva di questa regione solare attiva, le cui dimensioni ne rendevano possibile l' osservazione anche senza aiuto ottico (cioè ad occhio nudo ma attraverso un filtro solare!)

16 aprile 2012

Medusa

In quel di Promiod il periodo invernale non è stato caratterizzato da seeing eccellente, escluso forse poche sporadiche serate. Le notti di sereno non sono però mancate e questo mi ha invogliato a fotografare il più possibile.
Una delle ultime fatiche è la nebulosa medusa SH2-274 nei Gemelli, da non confondere con l'altra medusa, SH2-248 pure questa nei Gemelli: la prima deve il nome alla forma che richiama il mostro mitologico, mentre la seconda ricorda la bestia marina incubo dei bagnanti estivi (in inglese si chiama jellyfish). Inoltre la prima è una nebulosa planetaria, mentre la seconda è quasi certamente un resto di supernova.
Intanto con Lucio abbiamo spesso accennato allo stato del progetto Sharpless: naturalmente va avanti nonostante l'elevato numero dei soggetti da riprendere e la difficoltà intrinseca di molti di essi.
Fra le foto mie, di Lucio, Leo, Davide ecc. si potrà ben presto avere un album quasi completo delle più luminose, (brightness=3) che sono circa 80.
Mi piacerebbe fare il punto a fine anno!
Cieli sereni...

23 marzo 2012

Manifestazioni atmosferiche su Marte

Con difficoltà, vista la rarità delle serate con seeing favorevole, ho ottenuto due nuove immagini di Marte, che ha ormai superato l' opposizione e lentamente si allontana da noi.
Mi sembrano interessanti perchè mostrano fenomeni atmosferici diversi.
Nella prima sono soprattutto visibili nubi orografiche sulla zona della superficie marziana solitamente più povera di dettagli, dove però si trovano molti rilievi vulcanici che ne favoriscono la formazione.
Nella seconda sono invece molto evidenti nebbie azzurrine prossime al terminatore.


La calotta polare è ormai ridotta al lumicino e nella prima immagine forse mostra una frammentazione.

Il fascino di queste manifestazioni atmosferiche è veramente notevole, forse perchè conferiscono a questo pianeta un aspetto familiare.
E' comprensibile che gli osservatori del passato fossero spinti ad immaginare un mondo abitato in qualche modo simile al nostro.

27 febbraio 2012

Hickson44


Vi propongo un'immagine realizzata di recente e pubblicata oggi sul mio sito. Si tratta di Hickson 44, un gruppo di galassie nel Leone il cui membro più notevole è NGC3190 (coord.2000 10h18m6s +21°49'58") di mag. 11.1 e dimensioni 4.4*1.5 primi. Il catalogo compilato da Hickson comprende 100 oggetti apparteneti alla categoria degli ammassi di galassie compatti che presentino anche una qualche peculiarità morfologica e/o dinamica. HCG44 (=Hickson Compact Group) ha come tratto peculiare la forma di NGC3187, la galassia con i bracci molto aperti e con una chiara tonalità azzurra. Ci sono molti altri esempi di gruppi simili (The Box nella Chioma di Berenice o il Quintetto di Stephan nel Pegaso fra i più conosciuti) che sono tornati di gran moda nella comunità scientifica per affinare le teorie riguardanti l'esistenza della materia oscura. Le distorsioni mareali inevitabili in un 'piccolo' ambiente affollato da molte galassie sembrano essere l'effetto più cospicuo e quindi più facilmente misurabile della reale presenza di materia oscura.
ciao
Saro

Prarotto 24 febbraio 2012

Serata osservativa a Prarotto in compagnia dei soci Giacomo e Cosimo + Mario astrofilo incontrato in loco.

Ho dedicato la prima parte della serata all'osservazione visuale: dopo una doverosa carrellata su Luna, Venere e Giove allineati in maniera suggestiva mi sono concentrato su alcuni semplici ma sempre sorprendenti oggetti deep sky quali gli ammassi aperti in Auriga M36/M37/M38 , le nebulose in Orione M42/M43 e le galassie M81/M82 nell'Orsa Maggiore.

Nel finale ho modificato il mio set-up predisponendolo per la ripresa hi-res di Marte e Saturno di cui allego i risultati.









Claudio