28 gennaio 2012

Marte e Luna il 15 Gennaio

La notte del 15 gennaio avevo predisposto l' LX 200 per riprendere Marte in prossimità del meridiano. La fortuna mi ha assistito, regalandomi una nottata serena e soprattutto un seeing molto buono.

Appena terminata la ripresa di Marte, rendendomi conto della situazione favorevole, ho puntato la Luna , ben alta in cielo, ed ho ripreso alcuni dei miei soggetti preferiti, anche se le immagini "live" ondeggiavano non poco sullo schermo.

In fase di elaborazione ho constatato che anche le immagini lunari, come Marte, erano ricche di dettagli come rarissimamente accade.


Ed ecco i risultati.
Marte, ancora lontano dall' opposizione e con un diametro di soli 10.2", mostra una fase ancora evidente (0.93 ). La calotta polare Nord è ormai libera dal velo polare e presenta una "piccola" erosione al margine.Ben riconoscibili le principali formazioni, con il Sinus Meridiani che spunta presso il terminatore. In prossimità del meridiano centrale il mare Erythaeum verso Sud e il mare Acidalium verso Nord. Per chi fosse interessato alla topografia marziana, consiglio la mappa UAI reperibile sul sito alla sezione pianeti: confrontandola con l' immagine saranno riconoscibili molte altre formazioni. La piccola falce chiara presso il polo Sud è probabilmente Argyre, prospetticamente quasi nascosto per l' inclinazione dell' asse polare.




Poche parole sulle immagini lunari, che mi sembrano nettamente migliori rispetto ad altri miei precedenti tentativi.








La Vallis Alpes mostra qualche tratto del solco centrale.
























Sul fondo di Plato sono visibili i 5 mitici craterini di cui tutti vanno a caccia nelle osservazioni visuali.







Molto dettagliati i terrazzamenti di Arzachel e ben visibile il solco sinuoso sul fondo.
Il vicino Alpetragius esibisce la peculiare morfologia a cupola del grande picco centrale.






Di Hyginus si distinguono le interruzioni sul braccio orientale e qualche craterino sull' occidentale.


A Sud sono evidenti le propaggini delle Rimae Triesnecker.



Infine nel grande bacino di Clavius spicca la serie di crateri allineati a semiluna a partire dal maggiore (Rutherfurd). Molti altri piccoli crateri sono visibili, talora allineati. Le creste parallele dirette verso N che si dipartono da Rutherford fanno discutere i geologi lunari circa la loro origine.



Saranno molto graditi eventuali commenti riguardanti particolari e formazioni, visibili nelle immagini, che riteniate per qualunque motivo degni di interesse.
Grazie a tutti per l' attenzione.



Giacomo


























































































































































































































































































































































































































14 dicembre 2011


Posto l'immagine della Luna che sorge in eclisse parziale dalle boscose colline nei pressi di Heidelberg, vivace cittadina tedesca, vicino a Mannheim.

28 novembre 2011

Doppietta planetaria









Pubblico questo post in ritardo perchè solo ora sono riuscito a completare l' elaborazione delle immagini.

Il pomeriggio del 24/11 ho piazzato il tele sul balcone ed ho ripreso Giove alla sera e, per la prima volta in questa opposizione, Marte all' alba.

Come vedete Giove si presentava in una curiosa configurazione con Callisto che, anzichè in transito sul disco, si trovava esattamente al di sotto del polo sud gioviano, a causa dell' inclinazione del suo piano orbitale e della sua distanza dal pianeta (sull' immagine manca per errore l' orientamento: il sud è in alto).


Il mattino successivo, con un seeing decisamente meno buono, ho ripreso l' ancora distante, e perciò piccolo, Marte. Il diametro apparente per ora è di circa 6'. Certo non è una immagine memorabile, però è la prima dell' opposizione attuale. Qualcosa si incomincia a vedere: la calotta polare N, il mare Sirenum, forse una nuvola vicino al terminatore, dove dovrebbe trovarsi Nix Olimpica...

Sarà meglio attendere un seeing migliore ed un diametro un tantino più generoso.

Osservare in campeggio


Questo weekend io e Chiara siamo andati ad osservare al campeggio di Promiod, in compagnia di Saro e Lucio. In loco abbiamo incontrato anche altri astrofili che hanno la roulotte lì. Sono state due bellissime serate, con una temperatura costante intorno ai 3-4° che abbiamo sfruttato dal tramonto fin verso le 4 del mattino, con una pausa per la cena. La serata di sabato su domenica è stata migliore, sia come qualità del cielo che come seeing. Presto il racconto sul mio sito www.nottebuia.it. Peccato il campeggio non abbia molta ricettività, solo quattro roulotte da affittare, perchè sarebbe bello fare un campo del Gruppo. Il cielo non è niente male, anche per l'osservazione visuale. L'unico problema è la luce fastidiosa che proviene dal paese di Torgnon, dall'altra parte della valle (nella foto).

Nuova serata in solitaria a Prarotto


Ieri (domenica 27/11) ho di nuovo passato una bella serata osservativa a Prarotto. Ancora una volta si è trattato di osservazioni in assoluta solitudine, visto che non mi è stato possibile trovare compagnia. Questa volta non c' era neanche il cavallo, il silenzio era assoluto. Ho cercato invano segni di vita nell' universo...

Serata non limpidissima, ma con seeing buono (II Ant.), assenza di vento e temperatura ragionevole (2 -3 gradi).

Mi sono dedicato principalmente al Perseo, in ottima posizione vicino allo zenith.

Il primo disegno si riferisce a M 76, la famosa "piccola Dumbell" , nebulosa planetaria facile ma sempre suggestiva. La porzione ad ovest appare leggermente più luminosa. Non c' è traccia di stella centrale. A più elevati ingrandimenti e con un filtro O III le due sezioni assumevano un contorno più rettangolare che circolare.

Il secondo disegno cerca di rappresentare NGC 1023, una galassia molto bella, luminosa, con nucleo molto
denso, quasi di aspetto stellare, ed un alone che sfuma progressivamente in luminosità.

Ho anche tentato l' osservazione, proposta sull' ultimo numero di "nuovo Orione", di NGC 404, un' altra bella galassia, assai luminosa ma resa difficile dalla vicinanza alla brillante Mirach, gigante rossa in Andromeda.

L' impresa si è in realtà rivelata piuttosto facile. La galassia risulta ben visibile pur essendo a soli 7' dalla stella. Per osservarla al meglio ho usato 200 ingrandimenti, portando Mirach fuori campo.

Insomma, tra galassie, ammassi e nebulose la serata è corsa via senza fatica dalle 19 alle 24. Sulla strada del ritorno solo un capriolo ed una lepre prima di rientrare nel mondo abitato.