09 giugno 2012

Transito di Venere da Pino Torinese

Anch' io ero della partita in quel di Pino il giorno 6 giugno.
Finalmente ho trovato il tempo per rivedere e ritoccare le molte immagini riprese.
Ho composto due piccole sequenze per ricostruire i due momenti più emozionanti: l' apparizione del Sole fra le nuvole all' orizzonte, con Venere subito evidentissimo, e la fine del transito, che purtoppo nessuno di noi vedrà ripetersi!

Le immagini sono ottenute al fuoco diretto di un C5 con una piccola Olympus. Sono i miei primi esperimenti di fotografia con questo setup, non siate severi nel giudizio!


Giacomo

06 giugno 2012

Transito di Venere - 6 Giugno 2012

Aspettando il sorgere del Sole
Eravamo una quindicina alle 5.30 di questa mattina ad aspettare il sorgere del Sole con Venere in transito. Ci è andata bene. A parte una striscia di nuvole che ha ritardato la vista del Sole di circa 5 minuti, abbiamo potuto assistere con tranquillità all'ultima parte del passaggio. Solo una leggera velatura ha disturbato un pochino il III e IV contatto. Nel corso della mattinata il tempo è progressivamente peggiorato: una volta tanto ha fatto bello quando serviva!! Propongo tre foto. A presto. Giancarlo
Il momento è vicino!




Il transito

Venere dal mare

Qualche immagine da Rosapineta (RO); la possibilità di guadagnare 20 minuti sul sorgere del sole rispetto a Torino e soprattutto di vedere il sole sorgere dal mare con Venere in transito... vanificate da un transito di nuvole proprio a nord-est, con il resto dell'orizzonte perfettamente sereno! La luna a sud-ovest perfettamente visibile sorride beffarda. Uno scirocco teso e umido fanno il resto... per il seeing, che dev'essere inimmaginabile. Verso le 6 il sole è sufficientemente alto rispetto al banco di nuvole, che restano ostinatamente al loro posto. Il transito si conclude con il cielo perfettamente sereno, dalle 10 arrivano delle coperture alte e spesse... un po' di fortuna c'è stata, ma solo un po'! Olympus E500 su treppiede, catadiottrico MTO 500 con filtro in astrosolar. Stefano

04 giugno 2012

Il mio deep-field

Capita spesso che le immagini tanto faticosamente acquisite risultino deludenti, ma capita anche (più raramente) che un'immagine possa destare sorpresa e soddisfazione anche nell'astrofotografo (presumilmente) esperto.
Perchè ciò avvenga è necessario che il campo inquadrato non sia proprio dei più fotografati e che quindi sia il frutto di una prova, tanto per vedere cosa salta fuori.

Con questo spirito un po' avventuroso un paio d'anni fa avevo tentato un paio di ammassi aperti ma con scarsa fortuna. Trattandosi di oggetti che possono anche superare i due gradi di diametro, avevo scelto la focale corta del mio nFSQ. I suoi 500mm di focale mi avevano restituito un campo ampio e ricco ma le galassie risultavano quasi indistinguibili dalle stelle, rendendo poco, o per nulla, l'idea dell'ammasso.

Ho riprovato di recente con la focale di 1600mm del GSO puntandolo sulla parte centrale dell'ammasso Abell 2151 in Ercole e... sorpresa! Per la prima volta ho perso il conto delle galassie visibili ed inoltre i colori e le forme più varie sembrano tutte ugualmente rappresentate.

Per chi volesse divertirsi veramente, consiglio di scaricare l'immagine a piena risoluzione:
http://www.astromaster.org/foto2012/abell2151_HR.png
e poi mi dite se ne vale la pena.
cieli sereni

27 maggio 2012

M4

Aprile e maggio in linea con la tradizione, cioè tempo veramente indecente!
Però qualcosa ho raggranellato e stavolta vi parlo di globulari.
Dalle nostre latitudini il globulare più famoso è sicuramente M13, ma a mio avviso deve la sua notorietà al fatto che rende pienamente la sua luminosità passando allo zenit ed è molto facile da rintracciare sia al binocolo che ad occhio nudo (sotto un cielo buio!). Ma non è il più luminoso. M5 mi da la sensazione di essere più facile da individuare ad occhio nudo ed in effetti la sua magnitudine (che per gli oggetti di cielo profondo non ha proprio lo stesso significato delle stelle) è inferiore di ben 0,1mag. Ancora più luminoso è M22 di mag. 5.2 cioè 0.5mag più luminoso di M5 ma la sua declinazione molto negativa ne fanno un oggetto più difficile da osservare ad occhio nudo.
E che dire del globulare più esteso? Anche quì M13 con i suoi ragguardevoli 20' deve cedere il passo a M5 con 23' ma anche a M22 con 32'. Il gigante incontrastato dei nostri cieli è però M4 con un diametro di 36'. La sua struttura poco concentrata e la declinazione negativa, e forse anche la vicinanza ad Antares, mi hanno impedito di vederlo ad occhio nudo nonostante una magnitudine di 5.4; qualcuno c'è riuscito? Ve lo propongo in una posa inconsueta: circondato dai fumi e dalle nebbie che popolano il cuore dello scorpione. Il campo inquadrato è di circa 95' di lato.

Cieli sereni

20 maggio 2012

La danza degli anelli di Saturno

In una piovosa Domenica di Maggio, non potendo sfogare gli istinti astronomici in altro modo, mi sono divertito a riesumare e mettere a confronto le mie immagini di Saturno degli ultimi anni.
Ecco una sequenza che mostra i diversi aspetti assunti degli anelli in seguito all' attraversamento del piano degli anelli da parte del nostro pianeta.
Il fenomeno è ben noto, ma poterlo osservare sulle immagini riprese faticosamente negli anni scorsi dà un pizzico di emozione!

14 maggio 2012

Saturno e Sole

 Qualche sera fa, durante una pausa di sereno fra due perturbazioni, ho piazzato il tele sul balcone sperando di trovare un seeing favorevole.
Saturno si trovava in buona posizione e per la prima volta in questa opposizione sono riuscito ad immortalarlo con un buon risultato.Rispetto alle ultime immagini dello scorso anno si vede come gli anelli sono più "aperti".

La posizione della minuscola ombra del globo sugli anelli conferma che l' opposizione è superata da poco.
Sull' emisfero Nord è ben visibile una banda chiara, con minime irregolarità di ampiezza, la cui latitudine corrisponde a quella della tempesta osservata lo scorso anno. Penso che si tratti del residuo di tale fenomeno, visto che ne avevamo osservato l' espansione progressiva lungo tutta la circonferenza.

Vista la buona riuscita su Saturno, ho lasciato tutto in posizione durante la notte, sperando di ritrovare al mattino la stessa stabilità dell' atmosfera per osservare il Sole.
Vedendo all' oculare, prima di mezzogiorno, uno splendido gruppo di macchie in transito, ho fatto due filmati, uno al fuoco diretto ed un secondo con la Barlow 2.5x.


Con un po' di fortuna sono emersi particolari piuttosto fini.
Per la prima volta sono riuscito ad evidenziare la struttura dei singoli granuli, di cui si vede la parte centrale più chiara e la parete esterna più scura.
Si apprezza abbastanza bene anche la variabilità di forma e dimensione dei granuli.

Purtroppo non ho avuto modo di seguire l' evoluzione successiva di questa regione solare attiva, le cui dimensioni ne rendevano possibile l' osservazione anche senza aiuto ottico (cioè ad occhio nudo ma attraverso un filtro solare!)