23 marzo 2012

Manifestazioni atmosferiche su Marte

Con difficoltà, vista la rarità delle serate con seeing favorevole, ho ottenuto due nuove immagini di Marte, che ha ormai superato l' opposizione e lentamente si allontana da noi.
Mi sembrano interessanti perchè mostrano fenomeni atmosferici diversi.
Nella prima sono soprattutto visibili nubi orografiche sulla zona della superficie marziana solitamente più povera di dettagli, dove però si trovano molti rilievi vulcanici che ne favoriscono la formazione.
Nella seconda sono invece molto evidenti nebbie azzurrine prossime al terminatore.


La calotta polare è ormai ridotta al lumicino e nella prima immagine forse mostra una frammentazione.

Il fascino di queste manifestazioni atmosferiche è veramente notevole, forse perchè conferiscono a questo pianeta un aspetto familiare.
E' comprensibile che gli osservatori del passato fossero spinti ad immaginare un mondo abitato in qualche modo simile al nostro.

27 febbraio 2012

Hickson44


Vi propongo un'immagine realizzata di recente e pubblicata oggi sul mio sito. Si tratta di Hickson 44, un gruppo di galassie nel Leone il cui membro più notevole è NGC3190 (coord.2000 10h18m6s +21°49'58") di mag. 11.1 e dimensioni 4.4*1.5 primi. Il catalogo compilato da Hickson comprende 100 oggetti apparteneti alla categoria degli ammassi di galassie compatti che presentino anche una qualche peculiarità morfologica e/o dinamica. HCG44 (=Hickson Compact Group) ha come tratto peculiare la forma di NGC3187, la galassia con i bracci molto aperti e con una chiara tonalità azzurra. Ci sono molti altri esempi di gruppi simili (The Box nella Chioma di Berenice o il Quintetto di Stephan nel Pegaso fra i più conosciuti) che sono tornati di gran moda nella comunità scientifica per affinare le teorie riguardanti l'esistenza della materia oscura. Le distorsioni mareali inevitabili in un 'piccolo' ambiente affollato da molte galassie sembrano essere l'effetto più cospicuo e quindi più facilmente misurabile della reale presenza di materia oscura.
ciao
Saro

Prarotto 24 febbraio 2012

Serata osservativa a Prarotto in compagnia dei soci Giacomo e Cosimo + Mario astrofilo incontrato in loco.

Ho dedicato la prima parte della serata all'osservazione visuale: dopo una doverosa carrellata su Luna, Venere e Giove allineati in maniera suggestiva mi sono concentrato su alcuni semplici ma sempre sorprendenti oggetti deep sky quali gli ammassi aperti in Auriga M36/M37/M38 , le nebulose in Orione M42/M43 e le galassie M81/M82 nell'Orsa Maggiore.

Nel finale ho modificato il mio set-up predisponendolo per la ripresa hi-res di Marte e Saturno di cui allego i risultati.









Claudio

20 febbraio 2012

Marte un po' più vicino!




La sera del 17/2 sono finalmente riuscito ad ottenere alcuni nuovi filmati di Marte, che si sta avvicinando all' opposizione. Ero curioso di vedere se qualcosa stava cambiando nell' aspetto del pianeta.

Dopo aver ottenuto una prima immagine poco prima delle 23 con un seeing mediocre, ho atteso che Marte si avvicinasse al meridiano, portandosi ad un' altezza maggiore.


La seconda immagine che ho ottenuto si è rivelata ben superiore grazie anche ad un deciso miglioramento del seeing. L' osservazione visuale mostrava dettagli assai nitidi, malgrado il piccolo diametro apparente, ed era possibile riconoscere, oltre alla calotta polare, la principali formazione prossime al meridiano centrale (Sinus Meridiani, Mare Erythraeum, Mare Acidalium ecc).


Visto il buon risultato, mi sono divertito a mettere a confronto quest' ultima immagine con quella ottenuta circa un mese prima, con una posizione del meridiano centrale molto simile.
Come si può vedere il diametro apparente è aumentato visibilmente (da 10" a 13") e la fase è ormai quasi inapprezzabile. La calotta polare è in evidente riduzione. Si osservano nubi azzurrine sulla Syrtis Maior, quasi scomparsa al lembo orientale (sx nell' immagine).


Sarebbe interessante ottenere altre immagini da aggiungere a queste nelle prossime settimane, per costruire una sequenza delle variazioni dell' aspetto di Marte nel tempo. Se qualcuno vorrà cimentarsi, potremo unire i risultati!















28 gennaio 2012

Marte e Luna il 15 Gennaio

La notte del 15 gennaio avevo predisposto l' LX 200 per riprendere Marte in prossimità del meridiano. La fortuna mi ha assistito, regalandomi una nottata serena e soprattutto un seeing molto buono.

Appena terminata la ripresa di Marte, rendendomi conto della situazione favorevole, ho puntato la Luna , ben alta in cielo, ed ho ripreso alcuni dei miei soggetti preferiti, anche se le immagini "live" ondeggiavano non poco sullo schermo.

In fase di elaborazione ho constatato che anche le immagini lunari, come Marte, erano ricche di dettagli come rarissimamente accade.


Ed ecco i risultati.
Marte, ancora lontano dall' opposizione e con un diametro di soli 10.2", mostra una fase ancora evidente (0.93 ). La calotta polare Nord è ormai libera dal velo polare e presenta una "piccola" erosione al margine.Ben riconoscibili le principali formazioni, con il Sinus Meridiani che spunta presso il terminatore. In prossimità del meridiano centrale il mare Erythaeum verso Sud e il mare Acidalium verso Nord. Per chi fosse interessato alla topografia marziana, consiglio la mappa UAI reperibile sul sito alla sezione pianeti: confrontandola con l' immagine saranno riconoscibili molte altre formazioni. La piccola falce chiara presso il polo Sud è probabilmente Argyre, prospetticamente quasi nascosto per l' inclinazione dell' asse polare.




Poche parole sulle immagini lunari, che mi sembrano nettamente migliori rispetto ad altri miei precedenti tentativi.








La Vallis Alpes mostra qualche tratto del solco centrale.
























Sul fondo di Plato sono visibili i 5 mitici craterini di cui tutti vanno a caccia nelle osservazioni visuali.







Molto dettagliati i terrazzamenti di Arzachel e ben visibile il solco sinuoso sul fondo.
Il vicino Alpetragius esibisce la peculiare morfologia a cupola del grande picco centrale.






Di Hyginus si distinguono le interruzioni sul braccio orientale e qualche craterino sull' occidentale.


A Sud sono evidenti le propaggini delle Rimae Triesnecker.



Infine nel grande bacino di Clavius spicca la serie di crateri allineati a semiluna a partire dal maggiore (Rutherfurd). Molti altri piccoli crateri sono visibili, talora allineati. Le creste parallele dirette verso N che si dipartono da Rutherford fanno discutere i geologi lunari circa la loro origine.



Saranno molto graditi eventuali commenti riguardanti particolari e formazioni, visibili nelle immagini, che riteniate per qualunque motivo degni di interesse.
Grazie a tutti per l' attenzione.



Giacomo


























































































































































































































































































































































































































14 dicembre 2011


Posto l'immagine della Luna che sorge in eclisse parziale dalle boscose colline nei pressi di Heidelberg, vivace cittadina tedesca, vicino a Mannheim.