04 giugno 2012

Il mio deep-field

Capita spesso che le immagini tanto faticosamente acquisite risultino deludenti, ma capita anche (più raramente) che un'immagine possa destare sorpresa e soddisfazione anche nell'astrofotografo (presumilmente) esperto.
Perchè ciò avvenga è necessario che il campo inquadrato non sia proprio dei più fotografati e che quindi sia il frutto di una prova, tanto per vedere cosa salta fuori.

Con questo spirito un po' avventuroso un paio d'anni fa avevo tentato un paio di ammassi aperti ma con scarsa fortuna. Trattandosi di oggetti che possono anche superare i due gradi di diametro, avevo scelto la focale corta del mio nFSQ. I suoi 500mm di focale mi avevano restituito un campo ampio e ricco ma le galassie risultavano quasi indistinguibili dalle stelle, rendendo poco, o per nulla, l'idea dell'ammasso.

Ho riprovato di recente con la focale di 1600mm del GSO puntandolo sulla parte centrale dell'ammasso Abell 2151 in Ercole e... sorpresa! Per la prima volta ho perso il conto delle galassie visibili ed inoltre i colori e le forme più varie sembrano tutte ugualmente rappresentate.

Per chi volesse divertirsi veramente, consiglio di scaricare l'immagine a piena risoluzione:
http://www.astromaster.org/foto2012/abell2151_HR.png
e poi mi dite se ne vale la pena.
cieli sereni

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