19 maggio 2011

Un asteroide passa a 300 km dalla terra. Ah, no erano 300.000.


La Stampa riferisce, in un articolo del 5 maggio scorso, di un asteroide che starebbe per sfiorare la Terra. Il corpo celeste, denominato YU55, secondo il quotidiano torinese “pesa 55 milioni di tonnellate” e sarà visibile al telescopio in quanto passerà “a soli 300 chilometri circa dalla Terra.” Sempre secondo La Stampa, la Nasa ha classificato l’oggetto come potenzialmente pericoloso ma ha specificato che attualmente non c’è alcun rischio associato al suo passaggio.

Incredibile. Possibile che un asteroide così grosso (400 metri, secondo il JPL) passi a soli 300 km dalla Terra? Ricordiamoci che la Stazione Spaziale Internazionale orbita mediamente a 344,3 Km (fonte: NASA). Quindi YU55 passerà più vicino della Stazione Spaziale alla Terra?

Ovviamente no. Infatti, la NASA stessa riporta come minima distanza dalla Terra durante il passaggio del prossimo Novembre 0,00217 Unità Astronomiche (e 0,00160 dalla Luna). Tradotto in Km, ciò significa rispettivamente 324˙632 e 239˙360 km (1 UA = 149,6 milioni di km, la distanza media Terra-Sole). Qui e qui un paio di schemini animati che mostrano il percorso dell’asteroide rispetto alle orbite della Luna e della Terra.

Secondo lo scopritore Robert McMillan dello Spacewatch detection team dell’università dell’Arizona, l’asteroide, durante il suo primo passaggio vicino alla Terra nel 2005, era stato classificato come “potential threat” (“minaccia potenziale”) a causa dell’incertezza nella sua traiettoria e la pericolosa vicinanza (in termini astronomici) alla Terra durante il passaggio di allora. Successivamente, nel Febbraio 2010, era stato assegnato all’asteroide il livello 1 (“Normal”) della Scala Torino, la scala internazionale di pericolosità degli asteroidi conosciuti. La scala stessa prevede, per il livello 1, la probabilità consistente che questa sia ridotta a zero con osservazioni successive. Così è stato il 9 aprile del 2010, quando il miglioramento dei calcoli sui parametri orbitali dell’asteroide ha portato a escludere potenziali impatti con la Terra “per almeno 100 anni” (JPL-NASA).

Dal punto di vista osservativo, comunque gli esperti prevedono che l’asteroide arrivi ad assumere magnitudine 11; dovrebbe quindi essere visibile, nei giorni 8 e 9 novembre con l’ausilio di un piccolo telescopio o un grosso binocolo per astronomia.

[PVS]

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